Quando il primo ministro italiano Mario Draghi ha tenuto la prima riunione del suo nuovo gabinetto, c’era un nome molto familiare nell’elenco dei partecipanti.
Vittorio Colau è il ministro dell’Innovazione tecnologica e della transizione digitale nel governo di Draghi. È uno dei nove ministri senza portafoglio e uno dei 23 ministri in totale.
La missione del Ministero, nelle sue stesse parole, è favorire la diffusione di servizi digitali semplici, completi ed efficienti. Colao ha una certa esperienza in questo settore.
Per rendere ovvio, Colau è stato CEO di Vodafone Group per 10 anni fino a quando non lo è Si è dimesso nel 2018E passa la bacchetta all’attuale titolare della posizione, Nick Reed. All’epoca non condivideva alcun piano futuro; È giusto dire che tutti pensavamo che fosse quasi interamente intenzionato a ritirarsi, nonostante avesse solo 50 anni.
Vodafone domina la storia della carriera di Colau. È entrato in Omnitel Pronto Italia, ora Vodafone Italia, nel 1996 dopo un decennio di lavoro per McKinsey & Company. Due anni dopo è diventato CEO dell’unità italiana e poi CEO di Vodafone per il Sud Europa, il Medio Oriente e l’Africa. Nel 2004, Colaw è diventato CEO del colosso editoriale RCS MediaGroup, ma due anni dopo è tornato alla posizione di Vicepresidente esecutivo e CEO per l’Europa, prima di assumere la posizione di Aaron Sarin come CEO del gruppo a metà del 2008.
Attualmente è nel consiglio di amministrazione di Verizon e General Atlantic.
Lungi dal ritirarsi, Colau è a capo di una task force del governo italiano volta ad aiutare il paese a riprendersi dalla pandemia Covid-19 dallo scorso aprile. È stato nominato all’incarico dall’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, riferendosi all’importanza della tecnologia digitale mentre l’Italia e i paesi di tutto il mondo sono alle prese con l’impatto della pandemia.
Includere Colao nel gabinetto di Draghi porterà senza dubbio a qualcosa di più dello stesso: uno sforzo concertato per utilizzare la tecnologia per ricostruire un’economia colpita dal virus COVID-19.
Covid-19 a parte, è un momento entusiasmante per assumere il ruolo della tecnologia digitale nel governo italiano. Il piano di rete unica dello stato per la banda larga ultraveloce sta procedendo, seppur lentamente, mentre l’operatore esistente TIM e Open Fiber – che presto entreranno a far parte di quell’unico operatore – stanno procedendo con il lancio della rete in fibra e dei progetti governativi intraprendere un’azione ad alta velocità per connettersi rapidamente ad aree difficili da raggiungere L’accesso è in corso.
Il nuovo governo di Draghi si concentrerà sull’estensione della tecnologia al maggior numero possibile di italiani come il suo predecessore.
A proposito di questi, Renzi ha consegnato formalmente il potere a Draghi nella consueta cerimonia di giuramento sabato a Roma. Draghi, l’uomo accreditato di aver salvato l’euro durante il suo mandato come Banca centrale europea un decennio fa, deve affrontare una sfida formidabile nella gestione della ripresa dell’Italia dal COVID-19. Dal lato tecnico, ha un assistente esperto su Vittorio Colao.